Oderzo, l’obitorio per tutti. Convenzione tra i Comuni

Oderzo, l’obitorio per tutti. Convenzione tra i Comuni

Ponte di Piave si fa promotore di un accordo tra le amministrazioni comunali Il costo a carico delle famiglie sarà di 180 euro. L’alternativa della casa funeraria.

ODERZO. Camere mortuarie inadeguate, i Comuni corrono ai ripari. La legge regionale 18/2010 prevede che ogni cimitero disponga della camera mortuaria per la sosta della salma prima della sepoltura o cremazione. I Comuni quindi devono assicurare degli spazi pubblici per lo svolgimento di queste procedure. Le camere anche se presenti nei cimiteri del territorio dell'Opitergino Mottense, sono per lo più inadeguate rispetto alle nuove norme e molte di queste vengono utilizzate come magazzini. I lavori per rendere a norma gli spazi, che prevedono una serie di impianti di refrigerazione, un tavolo autoptico e molto altro, comportano costi molto alti. Per questo il Comune di Ponte di Piave si è fatto apripista per una «Convenzione per l'utilizzo del servizio mortuario presso il presidio ospedaliero di Oderzo» con l'Ulss. Gli enti comunali possono istituire lo spazio di osservazione, quel tempo che corre dalla morte della persona alle 24 ore successive, e obitorio nell'ambito del cimitero o presso gli istituti sanitari. Per questo Ponte di Piave ha optato insieme a Meduna di Livenza e Chiarano di aderire alla richiesta di disponibilità di spazi che l'Ulss metta a disposizione presso l'Ospedale di Oderzo. «Ponte di Piave ha portato all'attenzione del Comitato dei Sindaci del Distretto Nord, il problema delle camere mortuarie non adeguate- ha spiegato il sindaco Paola Roma- un problema che accomuna molti di noi. L'idea della convenzione è quella di poter aiutare gli enti a trovare uno spazio all'interno dell'obitorio di Oderzo per quelle persone non abbienti o casi sociali che non possono sostare nel periodo precedente alla sepoltura all'interno delle abitazioni. Non tutti i comuni hanno le risorse economiche per adeguare le camere, questa può essere una scelta».

La sosta della salma prevede un costo di circa 180 euro a carico dei familiari del defunto, se questi non avesse nessun parente o possibilità finanziarie il costo della sosta verrebbe pagato dal Comune di residenza.

Un servizio precedentemente gratuito diventa a pagamento. I Comuni di Salgareda e Oderzo si stanno adoperando per iniziare i lavori di adeguamento all'interno dei cimiteri, operazioni che dovrebbero partire entro qualche mese. L'alternativa gratuita, per i cittadini dei comuni interessati alla convenzione, è la Casa funeraria presente nel territorio di Gorgo al Monticano. Una struttura all'avanguardia aperta l'aprile scorso, che permette a coloro che non possono tenere il proprio defunto in casa o in un apposito spazio comunale, di portarlo nella casa gratuitamente.

 

Fonte: La Tribuna di Treviso

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